Politica
10 Dicembre 2014
Approvati i bilanci dell'Istituzione scolastica per il 2015. Aumenta la spesa "ma risparmieremo 500mila l'anno"

Tagliani tira dritto sulle esternalizzazioni

di Daniele Oppo | 4 min

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IMG_20141209_163400837Il sindaco Tiziano Tagliani tira dritto sulle esternalizzazioni di due  servizi educativi comunali promettendo un risparmio per le casse comunali di 500mila euro all’anno quando l’operazione, senza specificare quando, entrerà a regime. Ma intanto i costi per le casse comunali saranno maggiori.

Il consiglio comunale nella lunga seduta pomeridiana di ieri, martedì 9, ha infatti approvato il bilancio preventivo 2015 e quello pluriennale 2015-2017 della Istituzione scolastica con l’obiettivo dichiarato di “mantenere la giusta qualità sostenibile nei servizi”. Tradotto, l’amministrazione andrà avanti con le esternalizzazioni, aggiungendo due scuole d’infanzia e un nido (Pacinotti e Jovine) al sistema di gestione ‘mista’ che così dovrebbe passare dall’attuale quota del 10% a poco meno del 20% e statalizzando la Guido Rossa. Nella sua relazione il sindaco sottolinea come dal 2009 al 2014 il Comune abbia quasi raddoppiato gli investimenti nel sistema scolastico, affermando però che “nonostante questo maggiore sforzo, il bilancio dell’Istituzione non ce la fa”. Tagliani evidenzia come a Ferrara, a differenza che in altre città emiliane “la quota pagata dalle famiglie per la copertura del servizio è la più bassa, arrivando al 13,4% per i nidi e al 16,9% per le materne”, tutti dati in calo negli ultimi anni.

La previsione di spesa è però in aumento anche per il 2015, Tagliani parla infatti di 22.427.904 euro preventivati, quindi 420mila euro in più rispetto al 2014, dovuti in buona parte alla decisione di assumere di ruolo nel biennio 2015-2016 “a copertura dei posti vacanti e per consolidare i servizi educativi a gestione diretta”, di 20 figure di personale docente, due di coordinamento pedagogico, due referenti nei Centri per le famiglie e tre educatori di sostegno. Nel dettaglio, si legge ancora nella relazione del sindaco, l’impegno diretto del Comune sarà di 17.207.904 euro (10.327.904 per il presonale, 6.880.000 per spese generali e di funzionamento), dunque maggiore rispetto ai 16.751.000 euro spesi per il 2014. Dal prossimo anno verrà inoltre modificato il sistema Isee per calcolare le tariffe che dovrebbe “temperare la diminuzione delle entrate che si è verificata in questi ultimi due anni per effetto della crisi economica”. Le altre entrate per l’Istituzione ammontano a 1.232.000 euro e derivano dai contributi comunitari, statali, regionali e provinciali.

“Per questo – afferma il sindaco – si rendono necessarie delle scelte, che riguardano sostanzialmente l’avvio di ulteriori gestioni indirette di due servizi educativi comunali e la chiusura di una scuola d’infanzia comunale (per consentire l’avvio di ulteriori sezioni di scuole d’infanzia statali). A regime, queste operazioni consentiranno una minor spesa di circa 500mila euro all’anno“. Tagliani rassicura poi sul mantenimento della qualità – “Gli insegnanti delle esternalizzate devono partecipare ai corsi di formazione che facciamo noi per garantire un elevato standard qualitativo e che portano ad aumenti nelle contribuzioni che ricevono” –  e anche sulla continuità: “Chi viene assunto dal privato ha la clausola di salvaguardia sociale che permette loro di essere riassunti anche dopo il cambio di gestione”.

Per il sindaco le esternalizzazioni sono “tagli (tra i quali anche quelli ai contributi di conciliazione, ndr) a beneficio del settore educativo, perché vogliamo comunque assicurare l’esistenza di un servizio di qualità già avviato con il percorso iniziato nel 2009 e condiviso con le organizzazioni sindacali con le quali è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per non esternalizzare oltre il 40% dei servizi“. Ma su quest’ultimo passo ricordiamo come, già durante l’assemblea sindacale in Sala Estense di qualche settimana fa, Natale Vitali della Fp-Cgil avesse smentito categoricamente l’esistenza di un tale accordo. “Qualcuno deve fare un sacrificio – prosegue il sindaco – e non vorrei che dovessero farlo i bambini di domani con la chiusura di più scuole comunali. Facciamo questo oggi per poter mantenere un servizio di qualità”.

La decisione è insomma presa, anche se Tagliani afferma di essere “laico e aperto ad altre proposte che i genitori e i sindacati dovranno presentare trovando però un’adeguata copertura”, anche se, mette le mani avanti, “possono essere solo di natura fiscale o finanziaria e quindi ancora più a carico dei cittadini”.

Durante la discussione il consigliere indipendente di Sel Leonardo Fiorentini – che ha evidenziato come il taglio dell’addizionale Irpef effettuato lo scorso anno si sarebbe potuto evitare per usarlo a beneficio dell’istruzione – ha proposto almeno un maggiore coinvolgimento dei genitori e della cittadinanza e la creazione di un sistema di controllo che integrasse tutte le parti interessate, proposta che ha trovato l’accordo del sindaco: “Ho l’urgenza di incontrare le famiglie così da poter spiegare loro alcune cose che forse non si capiscono”.

Il M5S, per bocca di Silvia Mantovani, ha chiesto di “trovare comunque le risorse utili per mantenere lo status quo anche a fronte delle proteste di molti genitori e cittadini, guardando alle esternalizzazioni come extrema ratio”. Proposta che però si scontra con quella precedentemente presentata che chiedeva invece la statalizzazione totale. Ancora la Mantovani ha proposto il ricorso a selezioni pubbliche da parte dei privati che dovessero vincere l’appalto per le assunzioni degli educatori, ipotesi però impraticabile.

La delibera è stata approvata con 20 voti a favore dei gruppi Pd, Fc, Sel e 8 voti contrari dei gruppi Fi, M5S, Lega nord, Gol e FdI.

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